Nazionale

Vivicittà: prologhi in carcere a Brescia e Genova

Porte aperte: la casa di reclusione di Verziano e il carcere di Marassi hanno ospitato la manifestazione podistica dell'Uisp

È andata in archivio con successo la 20° edizione di Vivicittà-Porte aperte nel carcere di Verziano, a Brescia: la manifestazione podistica dell’Uisp si è svolta sabato 21 marzo con un apposito percorso podistico allestito nel campo sportivo e lungo le mura perimetrali della Casa di reclusione.

Alla corsa, che toccherà altre 20 Case circondariali d’Italia, hanno preso parte 300 studenti di sette istituti scolastici superiori cittadini e due della provincia, assieme a un centinaio tra detenuti e detenute. Gli studenti sono stati tutti premiati dall’Uisp di Brescia con un una targa commemorativa, come atto di ringraziamento per la costante partecipazione all’iniziativa: i giovani hanno condiviso con entusiasmo e curiosità questa particolare esperienza non solo sportiva, lasciando la parte agonistica vera e propria alle sezioni del carcere, la maschile su un percorso di 6 km e la femminile di 3. 

 

Anche il carcere di Marassi a Genova, lunedì 23 marzo ha ospitato un prologo della manifestazione nazionale Uisp. Repubblica.it ha seguito l’evento realizzando una galleria fotografica sulla corsa e un articolo a firma di Erica Manna. “Sono usciti di corsa dalle mura del carcere di Marassi, costeggiando il campo da calcetto e poi via, fuori dal portone, sfilando davanti all’ingresso fino alla Gradinata nord dello stadio Ferraris - si legge nell'articolo - Sembra Fuga per la vittoria e in effetti è la storia di un’evasione, a suo modo, quella dei trenta detenuti corridori che ieri si sono sfidati nella tre chilometri insieme ai podisti della Lega atletica dell’Uisp genovese, l’Unione sport per tutti, per la quarta edizione di Vivicittà-Porte aperte”.

"Rocco, Lorenzo, Alessandro, sono quelli fortunati, quelli che dentro Marassi stanno provando a ritagliarsi delle finestre dentro giornate tutte uguali. In attesa di fare i lavori all’esterno, “giardiniere, o pizzaiolo, quello che capita, è una bella occasione – riflette Rocco – io ce l’avevo, prima, una pizzeria. Ma il problema non è tanto cercare un lavoro una volta usciti, la crisi c’è per tutti. Il difficile è cambiare vita, ma dentro di te”. Per un pomeriggio, però, in maglietta bianca e pettorina al collo, un sole pallido e il tifo da stadio che arriva anche da sopra, dalle celle affacciate sul cortile, le cose sembrano già un po’ cambiate, per i trenta podisti poco allenati ma pieni di energia. Con loro, lungo il tracciato di tre chilometri che arriva lungo piazzale Marassi e via Clavarezza, fin sotto la Gradinata nord dello stadio, c’è anche Emma Quaglia, sesta ai Mondiali di maratona di Mosca 2013, argento a squadre agli Europei di Zurigo 2014".

Per guardare il servizio realizzato da Primocanale sport sulla corsa genovese clicca qui.

Nella fotografia: la partenza di Vivicittà nel carcere di Verziano